In attesa della visita del premier, Giorgia Meloni, prevista per il pomeriggio di oggi, il segnale della prima giornata del 63esimo Salone Nautico Internazionale di Genova è stato quello di un’industria nautica italiana che riceve il pieno appoggio di Istituzioni e Governo. L’inno nazionale e l’alzabandiera hanno aperto ufficialmente la sei giorni organizzata da Confindustria Nautica e dalla partecipata I Saloni Nautici.
Un parterre istituzionale d’eccezione e senza precedenti ha presenziato alla cerimonia inaugurale, dove a fare gli onori di casa erano presenti il sindaco di Genova, Marco Bucci, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi. La prima giornata ha visto la partecipazione del vice presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (in video collegamento), del Ministro della Difesa, Guido Crosetto (con un video messaggio), del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, del Ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, e del presidente di ENI, Giuseppe Zafarana.
Al termine della cerimonia, la tavola rotonda “Industria Nautica, la storia del futuro”, moderata dalla giornalista Monica Maggioni, ha proiettato la platea di autorità, rappresentanti delle istituzioni e giornalisti internazionali nel cuore del presente e futuro della nautica da diporto italiana e del Salone Nautico Internazionale di Genova, che mai come quest’anno sta dimostrando tutta la sua capacità di crescita dati i lavori che senza soluzione di continuità stanno ridisegnando il layout del quartiere fieristico e del Waterfront di Levante.
«Ogni anno il Salone Nautico di Genova stupisce. Grandi risultati per un settore che, a differenza di altri in rallentamento, sta andando a gonfie vele. Perché la nautica sa coniugare bellezza, emozione, design. E ciò è merito della forte tenacia degli imprenditori di questa industria. Nel 2020, quando tutto il mondo chiudeva a causa della pandemia, il Salone Nautico di Genova apriva. Gli imprenditori italiani stupiscono il mondo, sono orgoglioso di rappresentarli»: queste le parole di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ad apertura dei lavori. Attestato di stima anche nelle parole del vice premier e Ministro, Matteo Salvini: «L’applauso più grande è agli oltre mille espositori che non hanno mai mollato in questi anni difficili. Questo settore più di altri si occupa di innovazione, di nuove tecnologie, di riduzione delle emissioni. L’imprenditore italiano è vocato a una sostenibilità ambientale che deve andare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale. Noi dobbiamo aiutare chi produce ricchezza e bellezza. Inaugurare oggi un Salone in evoluzione è il segno della città che cresce in una terra straordinaria come la Liguria. Sul regolamento della nautica ci sono gli ultimi passaggi, il Consiglio di Stato e poi la Gazzetta Ufficiale. È in fase di lavorazione la riforma dei porti, mentre la riforma per le concessioni portuali può essere un passo in avanti. C’è anche il tema dei porti turistici che aspetta risposte. Ma nessun codice in mare o in strada può imporre per legge il buon senso e il rispetto per le regole, quindi è fondamentale l’operazione che il ministro Valditara sta facendo nel portare l’eduzione civica sui banchi di scuola. Un grazie particolare va a donne e uomini della Guardia Costiera che rischiano la vita per salvarne altre».
Più circostanziato l’intervento di Giuseppe Zafarana, presidente ENI: «Il 63esimo Salone Nautico di Genova celebra un settore della nostra industria che nel 2022 ha registrato risultati straordinari: record di export, fatturato, occupati, associati a Confindustria Nautica, primato nella produzione di yacht di lusso. ENI come impresa energetica si è posta l’obiettivo di realizzare zero emissioni entro il 2050 e deve farlo attraverso un processo graduale che riguarderà anche prodotti e servizi offerti ai nostri clienti. Nel settore marittimo disponiamo già di una prima soluzione immediatamente operativa: è un’eccellenza di ENI, l’HVO (olio vegetale idrogenato) ottenuto dagli scarti degli scarti di colture e raccolti inutilizzabili. Più in prospettiva ci sarà l’idrogeno, il metanolo e gli e-fuel. Ed ENI accompagnerà il comparto in tutto il suo percorso».
Il padrone di casa Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, ha sottolineato: «Definirei eroi gli imprenditori e i manager che decidono di fare e fanno impresa in Italia. Concordo con Carlo Bonomi sul fatto che nel nostro paese è radicata ancora una cultura anti-impresa. Oggi noi siamo una delle vere eccellenze del made in Italy. Nel 2022 abbiamo superato 7 miliardi di fatturato e abbiamo raggiunto un altro primato: con l’88% di export ci posizioniamo al primo posto a livello globale. L’industria nautica ha toccato, per l’anno scorrevole terminato a giugno 2023, il massimo storico di export con 3,74 miliardi di euro. Venendo alle istituzioni, abbiamo avuto un ascolto straordinario da parte del Governo. Ora ci vuole attenzione e poi azione. Non possiamo aspettare tre anni per avere il Regolamento di attuazione al codice approvato nel 2020, che è lo strumento che ci permette di lavorare, perché sono necessari 14 pareri di altrettanti ministeri. Per i processi regolatori serve una sorta di conferenza dei ministeri, con il silenzio assenso che sostituisca ogni forma di parere».