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Progettazione consapevole: il futuro parte dai giovani

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Verificare la sensibilità e il livello di conoscenza dei giovani universitari in relazione ai temi della sostenibilità e del rispetto ambientale, nell’ambito della professione, ma anche in relazione alla vita quotidiana: era questo lo scopo che si erano posti gli organizzatori della conferenza dal titolo “Progettazione consapevole – Noi protagonisti del futuro” svoltasi lo scorso 27 marzo al Campus Universitario di La Spezia. Il Professor Mauro Sculli e Luca Panico, responsabile della segreteria del polo attivo dall’anno accademico 2001/2002 grazie a una convenzione tra l’Università di Genova e Promostudi, hanno quindi voluto stimolare una riflessione condivisa e partecipata rispetto agli aspetti legati alla progettazione e costruzione navale sostenibile e all’analisi delle azioni concrete perseguibili da subito.
La parte più tecnica ha visto intervenire i rappresentanti del corpo docente dell’Università con Mauro Sculli, Ivan Zignego, Davide Telleschi, Matteo Covini e il cultore della materia Vito Zaccaro, che hanno approfondito approcci e finalità progettuali. Per il mondo della produzione sono invece intervenuti l’ing. Fabio Bignolini della società Northern Light Composite, cantiere produttore di imbarcazioni riciclabili al 100%, e Riccardo Grobberio di Kadé Design, che realizza tessuti ricavati al 100% dalle plastiche raccolte nei mari.

Ospite illustre il navigatore pluridecorato Giovanni Soldini (nella foto in apertura) che, impegnato da tempo nel monitoraggio degli oceani durante le sue navigazioni e nella denuncia dello stato di inquinamento in cui versano i mari e quindi il Pianeta, ha intrattenuto la platea di universitari raccontando la sua recente esperienza con la propulsione 100% elettrica del trimarano Maserati, in grado di attraversare gli oceani senza consumo di combustibili fossili. Alla sessione sono stati invitati anche Fioretta Martina Maldifassi e Leonardo Lovati in rappresentanza di Ultima Generazione, ai quali è stato chiesto di esprimere le preoccupazioni che muovono le azioni forti con le quali attivisti di UG si stanno mettendo in gioco per chiedere interventi più consistenti a governi e decisori politici e amministrativi. Il confronto, contraddistinto anche da opinioni divergenti tra i ragazzi di Ultima Generazione e alcuni studenti che faticavano a comprendere la strategia di “disubbidienza civile” utilizzata dagli attivisti, si è ricomposto quando i due portavoce hanno spiegato i motivi e le ragioni della loro azione per svegliare i governi dall’inerzia nei confronti del cambiamento climatico, illustrando i rapporti scientifici sul riscaldamento globale e sulla carenza di approvvigionamenti idrici. Temi di stringente e urgente attualità da presidiare e affrontare globalmente e senza indugi, partendo anche da incontri e confronti dedicati, come quello svoltosi a La Spezia, utili a sviluppare una coscienza critica che col supporto del mondo accademico, della ricerca e dello sviluppo di tecnologie e progetti concreti può ancora aiutare a correggere la rotta.

PROGETTAZIONE CONSAPEVOLE: IL PROGETTO SVILUPPATO DA WALLY HERMES YACHT

La parte formativa, correlata con l’innovazione e l’aggiornamento che ne conseguono, ha dimostrato come della materia, in campo progettuale, ci si stia, in realtà, dedicando da tempo. È stato infatti illustrato un progetto, sviluppato oltre dodici anni fa da Wally Hermes Yacht, che utilizzava tecnologie per l’epoca all’avanguardia di recupero e risparmio energetico, di produzione e stoccaggio per l’energia elettrica attraverso batterie tradizionali e Fuel Cell a idrogeno, per la produzione di energia elettrica eolica e fotovoltaica.
Dall’incontro, che ha affrontato anche il tema del riciclo delle imbarcazioni in vetroresina e quello della costruzione con resine e tessuti totalmente ecocompatibili e riutilizzabili, è scaturito un dibattito vivace e costruttivo che avrebbe potuto proseguire ben oltre le quattro ore previste dal programma di lavori. La conferenza “Progettazione consapevole – Noi protagonisti del futuro” si è quindi conclusa con l’impegno a replicare occasioni di approfondimento e confronto simili.

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