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"Nel ricordo di Alessandro Risolo"

La citizen science per la tutela del mare

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La spedizione Progetto Mediterranea e ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – riprendono il mare per proseguire nei progetti di ricerca avviati ad aprile 2021 quando, insieme al Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra dell’Università di Milano Bicocca, hanno iniziato a collaborare su due linee di ricerca: una relativa all’individuazione, segnalazione e documentazione di rifiuti galleggianti in mare (Floating Litter), l’altra relativa al campionamento di acqua di mare per la ricerca di dna ambientale di mammiferi marini, come la foca monaca (Spot the Monk). In entrambi i progetti l’imbarcazione, protagonista della lunga spedizione a vela per tutto il Mediterraneo (6 anni e 20.000 miglia dal Mar Nero al Portogallo, da Israele/Palestina al Marocco) ha operato e opererà in mare svolgendo advanced citizen science.

Come anticipato su Gente di Mare 2.0 lo scorso 21 marzo, la barca a vela dell’Associazione Progetto Mediterranea, un ketch armato a cutter del 1975, è pronta ora a tornare in acqua dopo gli ultimi test e la preparazione dei piani di navigazione della Rotta 2022, che si svilupperà lungo Tirreno, Ionio e Adriatico tra le coste siciliane e quelle venete. Quasi 2.000 miglia in 19 settimane durante le quali i Mediterranei che compongono gli equipaggi – circa 50 persone – si alterneranno a bordo dalla metà di maggio alla fine di settembre.
Dall’inizio del 2021, ISPRA è partner scientifico di Progetto Mediterranea. «Scopo dell’accordo è quello di raccogliere dati grazie alle nostre navigazioni – ha dichiarato Simone Perotti, ideatore e co-fondatore della spedizione – e di promuovere la sostenibilità e la formazione nel campo della protezione dell’ambiente marino e della conoscenza dei rischi legati alla contaminazione del mare e ai cambiamenti climatici, attività già portate avanti da anni da Progetto Mediterranea».
«La collaborazione tra ISPRA e Progetto Mediterranea – hanno dichiarano i ricercatori di ISPRA al termine del primo anno di collaborazione – ha permesso di ottenere dati adeguati dal punto di vista metodologico, estremamente utili per contribuire alla conoscenza del fenomeno dei rifiuti marini costieri. L’intenzione è quella di proseguire sulle medesime basi di ricerca e di aumentare ulteriormente il livello di sperimentazione, implementando il carattere di conoscenza diffusa sulla salvaguardia e la preservazione dell’ambiente e del mare».
Domani, 22 aprile, Progetto Mediterranea e ISPRA saranno ospiti per la 52esima Giornata Mondiale della Terra presso il Centro Convegni La Nuvola a Roma.

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