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X5⁶, solidità che non tradisce

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L’ammiraglia della flotta X-Yachts si distingue per qualità di costruzione, stile e doti marine. Ha partecipato all’European Yacht of the Year della passata edizione in categoria Luxury Cruiser. Uno scafo per la crociera veloce con layout a tre cabine, due bagni e tante dotazioni di livello elevato comprese nel prezzo base

(di Alberto Mariotti)
Nominato in categoria Luxury Cruiser nell’edizione 2022 del premio European Yacht of the Year (la categoria è stata poi vinta dall’Hallberg Rassy 50), l’X5⁶ è l’ammiraglia del cantiere danese e della gamma Pure X di cui fa parte. Ha una lunghezza scafo di 16,58 metri che diventano 17,25 con il bompresso; è largo 4,89 metri e ha un dislocamento di 18.800 kg. È uno yacht veloce e performante che raccoglie il meglio delle gamme Performance e Cruising di X-Yachts. Non è certo un racer puro, e il suo dislocamento che sfiora le 20 tonnellate lo conferma, ma uno yacht per la crociera d’altura con un livello di comfort e qualità di costruzione da primo della classe.

Stile affidabile e senza sorprese
Il 5⁶ riserva poche sorprese e tante certezze. Lo stile è quello concreto e apprezzato degli altri cinque modelli in gamma: niente prua rovescia, carena senza spigoli, una tuga proporzionata e ben riconoscibile, interni caldi e piacevolmente “legnosi”. Tutta la barca sembra quindi ruotare attorno a un concetto: affidabilità. Un valore che per il cantiere danese è fondamentale e che si estende non soltanto a costruzione e impianti, ma anche alle aspettative, al design, alle prestazioni, al comfort e perfino alla rete vendita (i modelli X-Yachts sono venduti sul nostro territorio in esclusiva da X-Yachts Italia con base nel porto di Chiavari, in Liguria). Ha un costo proporzionato alle sue doti: parte da 1.088.000 euro + Iva per la versione a tre cabine e due bagni con spazio per il marinaio a estrema prua. Leggendo il prezzo senza studiare dotazioni e caratteristiche si potrebbe commentare che è caro, meglio quindi approfondire le qualità che il cantiere considera standard, sempre in virtù di quell’affidabilità su cui non ci sono compromessi.

Tanta qualità standard
Sono numerose, ma tra le migliori possiamo citare la costruzione sottovuoto in infusione con resina epossidica e post cura in forno a 70°, la gabbia in acciaio galvanizzato laminata a scafo che assicura rigidità e solidità allo scafo e a cui viene imbullonata la chiglia a T da 2,90 metri in piombo. E poi ancora: due coppie di winch primari e secondari Harken Performa 70.2 STP a due velocità self‐tailing (il nostro modello monta però un pack optional con winch Andersen 72 STE elettrici) posizionati vicino alle due ruote del timone; verricello elettrico da 2.000 W con 50 metri di catena da 10 mm e àncora Delta da 32 kg; luci interne e di navigazione a Led (Lopolight); bompresso di carbonio per murare Code 0 e Gennaker; avvolgifiocco elettrico Seleden Furlex 404; drizze in Dyneema SK78 e top cucina e lavelli dei bagni in corian. La lista non è finita e comprende tante altre dotazioni spesso considerate optional (la lista completa è pubblica, consultabile sul sito internet del cantiere alla pagina dedicata a questo modello). Il cantiere ha iniziato a laminare con resina epossidica nel 2007 sull’X-65 e dal 2018 ha esteso questo processo a tutte le imbarcazioni, con il risultato di ottenere scafi sempre più rigidi e leggeri e dalla grande stabilità.

Interni in Nordic Oak o Teak
La versione standard prevede un layout con tre cabine doppie e due bagni. La cabina armatoriale è sempre a prua è ha l’accesso privato al bagno. Le due cabine di poppa hanno letti singoli che possono trasformarsi in matrimoniali con l’aggiunta di una sezione centrale (altra dotazione standard). Qui sono invece optional due brandine, una per cabina, regolabili per navigazioni a barca sbandata, e gli stipetti a murata (non compatibili con le brandine).
È la zona centrale lungo le mura di dritta a cambiare nelle diverse opzioni che giocano sullo stile della cucina, aperta o chiusa, e sulla presenza o meno del terzo bagno. Nella versione standard la cucina si sviluppa in tutta la sua grandezza, con un ampio piano di lavoro che si raddoppia grazie all’isola centrale, che funge da bancone e appoggio negli spostamenti. La stessa cucina, con spazi leggermente ridotti, si trova nella versione dotata del terzo bagno, anch’esso più piccolo degli altri due, ricavato proprio tra la cabina ospiti di sinistra e la cucina. In entrambi i layout con cucina chiusa a U il living di sinistra guadagna una seduta. Il carteggio è invece sempre rivolto verso prua.
La cura delle lavorazioni è elevata e trovare un vero difetto non è facile. Qui i principali optional, disposizioni a parte, sono il tipo di legno (Nordic Oak è lo standard, come alternativa c’è il rovere tinto o il teak), lo stile dei paglioli e, nella cabina dell’armatore, una scrivania da ufficio o, in alternativa, un guardaroba più voluminoso. Nella cucina la macchina del gas a tre fornelli e il frigorifero da 150 litri con doppia apertura frontale e dall’alto sono standard, mentre è optional il secondo da 130 litri così come il freezer da 80 litri.

Easy sailing ed equipaggio ridotto
Questo modello è per un armatore fedele al brand che navigherà a lungo e con equipaggio spesso ridotto e la coperta è organizzata di conseguenza. Il 5⁶ è armato con un albero passante a tre ordini di crocette con sartiame in tondino mentre il boma è un Furlerboom T35 V-Shape (altra azienda danese) con tamburo per avvolgere la randa, che nella versione standard lavora su un punto fisso in pozzetto. A prua è invece prevista la rotaia recessata del fiocco autovirante per una gestione facile della navigazione. Il 5⁶ in prova ha invece la randa che lavora su pod al centro del pozzetto armato di verricello elettrico Andersen 72 STE, volendo è anche disponibile il captive winch nascosto sottocoperta.
Sulla tuga sono state aggiunte due rotaie per gestire il genoa con sovrapposizione al 106%, che riducono però la lunghezza dei due corrimano. Le due coppie di winch primari e secondari sono installate lungo i paramare, subito a prua delle ruote del timone, per un’ottima gestione degli attriti di scotte e drizze che corrono senza essere costrette a formare angoli nocivi. Le ruote offrono più resistenza del solito perché l’armatore ha voluto due autopiloti con circuiti separati e altrettanti pistoni idraulici per un utilizzo intenso dell’autopilota durante le sue lunghe navigazioni. Siamo a Port Ginesta, in Spagna, dove il vento è spesso leggero e il mare calmo. La nostra uscita, presto al mattino, non tradisce le aspettative e ci ritroviamo con un vento leggero tra 6 e 10 nodi e mare piatto, a bordo con noi c’è anche il ceo del cantiere, Kræn Brinck Nielsen, sempre presente durante le prove con la stampa.
Boliniamo docili a circa 6,5 nodi e la barca si dimostra subito agile e veloce nonostante le condizioni leggere. Il 5⁶ fa solo immaginare di cosa sia capace quando le condizioni si fanno più impegnative, e magari anche divertenti, grazie al piano velico importante ma facile da gestire per adattarsi ad ogni navigazione. Con il Code 0 murato sul bompresso tocchiamo i 7/8 nodi. Un giro negli interni ci fa apprezzare, ancora una volta, la qualità di costruzione, evidenziata dall’assenza di scricchiolii e dalla riduzione dei rumori esterni.

Scheda tecnica
Lunghezza f.t. m 17,25
Lunghezza al gall. m 14,94
Lunghezza scafo m 16,58
Larghezza m 4,89
Pescaggio std/opt m 2,90/3,30-2,70-2,50
Dislocamento a vuoto kg 18.800
Zavorra kg 7.200
Serbatoio acqua lt 550
Serbatoio carburante lt 580
Superficie velica bolina mq 157
Motore Yanmar 110 cv
Omologazione CE categoria A

Prezzo listino da 1.088.000 euro
Iva esclusa franco cantiere con motore 110 cv

Cantiere
X-Yachts, Danimarca. In Italia: X-Yachts Italia
Chiavari (GE), tel. 0185 308615 – info@x-italia.it, www.x-yachts.com

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