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Monaco Yacht Show 2023, 117 posson bastare

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Calato il sipario su un grande (meglio sarebbe dire gigante) spettacolo, quale il Monaco Yacht Show porta in scena ogni anno, è tempo di bilancio. Che, per quanti non avessero seguito l’ultima edizione, definiamo ampiamente positivo. Le ragioni risiedono, oltre che nella perfetta regia organizzativa del salone parte di Informa Markets Division, nella propensione a investire e nell’attivismo dimostrati dai principali stakeholders coinvolti, ma anche nell’interesse e nell’indubbio stato di grazia vissuto dal segmento delle grandi costruzioni da diporto, “core business” dell’offerta espositiva monegasca.

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Una vetrina che, complici l’unicità e la strategicità geografica ed economica del Principato, ha confermato il primato di appuntamento internazionale più importante, completo e atteso riservato alle navi da diporto, ai luxury tender, alle chase boat, ai servizi e agli equipaggiamenti per super e giga yacht, allo yacht design e all’accoglienza formato “privé”. Ogni anno al Monaco Yacht Show cantieri e broker presentano infatti oltre cento grandi imbarcazioni – 117 nell’ultima edizione – in rappresentanza della migliore tradizione costruttiva mondiale, con i produttori nord europei e italiani, leader consolidati, presenti sempre in grande spolvero. Tra le unità che hanno tenuto alto il tricolore, erano infatti esposte quelle realizzate da Arcadia, Azimut Yachts, Baglietto, Benetti, Bluegame, Cantiere delle Marche, CRN, Custom Line, Isa Yachts, Next Yacht Group, Overmarine Group, Pershing, Riva, Rossinavi, Sanlorenzo, Tankoa Yachts, Victory Design, Wally e, per la prima volta, The Italian Sea Group, con Perini Navi, Admiral Yachts, Tecnomar e Tecnomar for Lamborghini 63.Monaco-Yacht-Show-2023-3La kermesse, un unicum di parte espositiva, eventi, incontri e première che si susseguono a bordo dei panfili (la lunghezza media sfiora i 50 metri) ormeggiati in banchina, così come nelle lussuose sale dei grand hotel monegaschi e negli spazi esclusivi dello Yacht Club de Monaco, si è articolata in cinque aree tematiche: Adventure AreaSailing Yacht AreaSustainability HubUpper Deck Lounge e Yacht Design & Innovation Hub. Un layout che risponde strategicamente alla “seducation”, neologismo che nelle intenzioni degli organizzatori fa leva su due elementi cardine insiti nella forza attrattiva del salone: l’education e la seduction. L’obiettivo – inaugurato nel 2021 con un piano d’azione strutturato su tre anni – è stato offrire ai visitatori provenienti da ogni parte del mondo un’esperienza realmente immersiva nell’universo dei super e mega yacht e di attirare, così, una nuova generazione di estimatori e potenziali clienti. La nautica in questione è quella d’alta gamma (non solo per le misure delle unità in acqua) che ruota intorno alle costruzioni e relative gestioni (equipaggi in primis), del charter a cinque stelle e dei servizi dedicati, quella del design e della progettazione, dell’arredo, del décor e dell’ospitalità, in mare come a terra. Gli organizzatori hanno quindi disegnato spazi e persorsi nell’ottica di favorire ulteriormente l’incontro tra domanda e offerta all’interno delle diverse, e spesso complementari, nicchie in cui si articola il salone. Ampliata in quest’ottica anche l’area che ospita tender e chase boatwater toysgadget ipertecnologicielicotteri e supercar, componenti e accessori riservati alle realizzazioni extra customizzate.
Per armatori, comandanti, professionisti del settore, costruttori, broker, progettisti, yacht designer e archistar (quest’anno l’intervento di Massimiliano Fuksas è andato ben oltre la semplice “comparsa”), l’appuntamento è già fissato per la prossima edizione, quando l’agenda, dal 25 al 28 settembre 2024, si tingerà nuovamente di blu.

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