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Kenshō by Admiral, l’essenza ha preso il largo

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Kenshō, il nuovo megayacht di 75 metri della flotta Admiral, brand ammiraglia di The Italian Sea Group – operatore globale della nautica di lusso attivo nella costruzione e refit di motoryacht e navi fino a 140 metri – è stato consegnato oggi al suo armatore. Il nome proprio – termine giapponese della tradizione Zen che letteralmente significa “vedere nella propria natura” – evoca l’importanza, l’essenza, della costruzione: “un capolavoro ricco di dettagli e ricerca” come lo definisce Giuseppe Taranto, Vice Chairman e CCO di The Italian Sea Group.

Kenshō evidenzia anche la capacità di TISG di saper realizzare sinergie con professionisti internazionali. Varato a novembre 2021, è infatti frutto di una collaborazione importante: tra l’armatore, che ha curato direttamente il progetto, l’agenzia francese Jouin Manku, che ha firmato il design degli interni, e Azure Yacht Design che, insieme ad archineers.berlin, ha sviluppato gli esterni. Per l’armatore “integra le migliori idee del design residenziale e di quello nautico per creare una nuova qualità della vita in mare”. Per il cantiere, è soprattutto coerente con la strategia sempre più orientata alla sostenibilità del Gruppo che fa capo a Giovanni Costantino. Adotta, in particolare, un’innovativa propulsione di tipo “diesel-elettrico”, con motori elettrici a magneti permanenti che garantiscono un’alta efficienza e una forte potenza, con volumi limitati. Il sistema è dotato di cinque generatori a velocità variabile, tutti muniti di sistemi antiparticolato per ottimizzare il consumo a qualsiasi regime e ridurre le emissioni nell’atmosfera. Attenzione all’aspetto ambientale è stata posta anche nello sviluppo del design, in osservanza della notazione “ECO” dell’ente di classifica, e nello scafo, realizzato minimizzando la resistenza attraverso l’uso della propulsione azimutale ed alette di stabilizzazione retraibili. «Lavorare a questo motoryacht – ha concluso Giuseppe Taranto – è stata una meravigliosa esperienza per tutti noi». Questa estate Kenshō navigherà in Mediterraneo, chissà che non si riesca a incrociarlo per osservare almeno una parte della sua essenza.

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