Un traguardo, che è anche un’evoluzione naturale della propria storia, che rafforza l’impegno sociale e culturale del Centro Velico Caprera in relazione al mare, al benessere della persona, allo sport e alla natura. È questo, in estrema sintesi, il significato della trasformazione in Fondazione CVC – Centro Velico Caprera ETS, avvenuta per volontà della Lega Navale Italiana – Sezione di Milano, Touring Club Italiano e AIVA-CVC, l’associazione costituita nel 1969 che raccoglie volontari e allievi del Centro Velico Caprera. In 55 anni di onorata attività, il Centro Velico Caprera ha infatti veicolato la cultura marinara e la passione per la navigazione a oltre 150.000 allievi di ogni età e provenienza. Un patrimonio democratico, sociale e umano perpetuato da una comunità che, di anno in anno, riscopre nell’autentica esperienza del mare il significato della vita e la capacità di guardare al domani con fiducia.In questa ricca tradizione di valori, che dagli anni Sessanta è sinonimo di eccellenza nella formazione velica europea, l’ultimo decennio ha rappresentato una spinta crescente verso temi di matrice etica e sociale che hanno condotto alla definizione di una nuova social responsibility per fissare obiettivi importanti e un impegno collettivo ancora più ampio.
Oggi, continuando a fare leva su una formazione che vanta una fotta di 130 imbarcazioni e mille istruttori volontari, la trasformazione in Fondazione CVC – Centro Velico Caprera ETS permetterà di onorare il social commitment nei confronti della persona e dell’ecosistema, rendendo accessibile in modo concreto il mare anche a coloro che vivono in situazioni difficoltose o di disagio fisico, psichico o sociale.
IL COMMENTO DI STEFANO CROSTA, PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CVC – CENTRO VELICO CAPRERA ETS
«ll percorso che ha portato a questa nuova configurazione affonda le radici nel nostro Dna. La scuola è sempre stata una associazione sportiva senza scopo di lucro, costituita da volontari che in questi decenni hanno lavorato per sviluppare la nostra attività e tutelare l’ambiente che ci circonda. Nel tempo ci siamo resi conto che la nostra dedizione nei confronti delle persone e dell’ambiente ci aveva portato a richiedere anche un adeguamento strutturale, per permetterci di operare in modo ancora più efficace e di attrarre nuove energie e competenze. L’attività di formazione alla marineria rimane centrale nei piani della Fondazione, ma sempre maggior rilievo acquisiranno progetti come M.A.R.E. (Marine Adventure for Research & Education) o quelli sviluppati con partner d’eccezione come We Will Care, per il potenziamento delle risorse psicologiche in pazienti oncologici e per il miglioramento del benessere psicologico generale dell’individuo attraverso la pratica della vela».
La cura del mare e il mare come cura sono le prime due grandi direttrici da seguire in partnership con enti privati o con altri player. Tra gli obiettivi c’è anche la promozione della ricerca e della divulgazione scientifica nei settori che si occupano di ambiente marino, che vedrà coinvolti università e istituti di ricerca, nonché l’allargamento delle attività educative agli ambiti artistico, turistico e ricreativo. Il fine ultimo di tutte le iniziative resta uno: il miglioramento della persona e, con esso, dell’ambiente. Questo cambio di statuto rappresenta il rafforzamento di principi e valori fondanti dell’istituzione e aderisce all’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, risoluzione che fissa i 17 obiettivi di progresso etico e che delinea il nuovo quadro di riferimento per trovare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta.
IL MESSAGGIO DELLA LEGA NAVALE ITALIANA – SEZIONE MILANO NELLE PAROLE DELLA PRESIDENTE DANIELA BOLOGNESI
«La Lega Navale Italiana – Sezione Milano, in qualità di socio fondatore del CVC – Centro Velico Caprera, è onorata di aver supportato e guidato la scuola nel processo di trasformazione per diventare Fondazione. Riconfermando i solidi pilastri della tradizione che rendono quella del Centro Velico Caprera un’esperienza unica dal punto di vista della formazione velica e del modello di vita proposto, la conversione in Fondazione è un naturale e imprescindibile passaggio per permettere al CVC – Centro Velico Caprera di perseguire il proprio mandato istituzionale coerentemente con il Social Commitment nei confronti della persona, del mare e del suo ecosistema».
FRANCO ISEPPI, PRESIDENTE DEL TOURING CLUB ITALIANO, PLAUDE AL TRAGUARDO
«Nel 1967, insieme alla Lega Navale Italiana – Sezione Milano, il Touring Club Italiano ha fondato il Centro Velico Caprera per trasferire nella scuola di vela la sua idea di viaggio etico, responsabile e sostenibile: valori che oggi trovano un ulteriore consolidamento nella trasformazione in Fondazione, che ridisegna il nostro compito di educatori di futuro».
EMILIO PALLADINI, PRESIDENTE AIVA-CVC, RIBADISCE IL RUOLO SOCIALE DEL CENTRO VELICO CAPRERA
«Caprera è, senz’ombra di dubbio, una delle più belle scuole di vela e di vita del mondo, sicuramente prediletta dal buon Dio, quale giardino di Eden», aveva affermato Franco Brambilla, uno dei soci fondatori di CVC – Centro Velico Caprera all’epoca della nascita della scuola. «Continuando a condividere questa dichiarazione – ha sottolineato Emilio Palladini, presidente dell’Associazione AIVA-CVC –, oggi siamo orgogliosi di aver contribuito e partecipato in maniera attiva alla trasformazione in Fondazione. Siamo certi che questo sia il modo migliore per preservare nel tempo la scuola e perpetuarne i valori e lo spirito originario che animarono i primi volontari».