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Epaminonda Ceccarelli, l’uomo e il mare

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C’è tempo sino a sabato 27 maggio per visitare la mostra dedicata all’ingegner Epaminonda Ceccarelli, allestita negli spazi della Biblioteca Classense di Ravenna.
Del maestro della progettazione, pioniere in Italia della professione di yacht designer, avevamo accennato nell’intervista al figlio, Giovanni Ceccarelli, pubblicata lo scorso 15 dicembre su Gente di Mare 2.0. Lo spazio, un tributo all’uomo e al progettista, è oggi dedicato interamente al fondatore del primo studio italiano specializzato nella progettazione di imbarcazioni da diporto. L’ambito nautico, come sottolinea il sottotitolo della mostra – architetture di terra e acqua -, è stato uno dei settori più significativi della produzione professionale e della vita dell’ingegnere ravennate, capace di spaziare dal mare alla terra ferma senza mai perdere di vista la funzionalità e la fruibilità di ogni spazio abitativo. Le passioni per la sua città e il mare Adriatico, su cui ha navigato in lungo e in largo con grande competenza, emergono con forza nel percorso espositivo che raccoglie i documenti dell’archivio storico comunale di Ravenna e quelli conservati dalla famiglia Ceccarelli.

La mostra, che gode del patrocinio dell’assessorato all’urbanistica, permette di scoprire la biografia e le opere più significative del professionista che ha lasciato un segno importante sia come progettista di edifici residenziali e industriali, sia come “firma” autorevole di barche a vela e a motore. Tradizione, quest’ultima, condivisa e portata avanti non solo dal figlio, ma anche dal nipote Tommaso, orgoglioso e promettente erede della storia, e dell’attività progettuale, di famiglia.

EPAMINONDA CECCARELLI 1925-2011: ARCHITETTURE DI TERRA E DI ACQUA
In mostra i suoi più celebri progetti di edilizia abitativa, come quello nella centrale via Cavour (angolo via Pasolini), a Ravenna, che vinse nel 1962 un premio nazionale di architettura. Un’opera lodata da riviste internazionali come architettura capace di aderire alla poetica del Brutalismo, ovvero una rilettura del Razionalismo in architettura attraverso la capacità espressiva di nuovi materiali, quale era allora il cemento armato.
Epaminonda Ceccarelli, detto “Nanni”, è stato un ravennate che ha lasciato il segno: di intelligenza esuberante, ha iniziato la sua attività nel primo dopoguerra, dando vita a opere di grande impatto funzionale ed estetico, soprattutto con imbarcazioni da regata che trovano la loro forza nell’impiego innovativo dei materiali. Dal cemento nudo per le abitazioni al composito nelle imbarcazioni, dove è stato fra i primi a utilizzare la vetroresina per la progettazione e la costruzione di modelli di barche che potessero essere prodotte in serie. Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, ha portato il nuovo in campi diversi, vestendo di creatività e curiosità la sua professione di ingegnere.

«Epaminonda Ceccarelli si è reso illustre in settori di grande importanza per la società e per la cultura ravennate», dichiarano all’unisono Federica Del Conte e Fabio Sbaraglia, assessori rispettivamente all’urbanistica e alla cultura. «L’architettura e, soprattutto, lo yacht design sono stati da lui portati a livelli altissimi e oggi Ceccarelli Yacht Design and Engineering è azienda leader nel panorama italiano. Siamo felici che la Biblioteca Classense dedichi a lui e al suo lavoro un evento come questo. La mostra racconta un aspetto per alcuni inedito dello straordinario rapporto tra Ravenna e il mare, grazie alla figura dell’ingegner Ceccarelli».

La mostra, che si articola nelle due “maniche” dedicate l’una alle opere di terra e l’altra a quelle di mare, propone quindi i progetti delle prime abitazioni realizzate a Ravenna, quelli delle sedi industriali, che sono state il momento professionale più intenso, e parte dell’immensa produzione nautica con, tra gli altri, i disegni dell’EC17 Mosquito, un esempio di piccola barca abitabile, sino al sedici metri Searif 55.

GLI ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO
La mostra Epaminonda Ceccarelli 1925-2011 – L’uomo e il progettista – Architetture di terra e acqua è allestita negli spazi della Biblioteca Classense di Ravenna, in via Baccarini 3/A, dove rimarrà aperta sino al 27 maggio 2023 con orario 15-18.30 dal martedì al sabato, unico giorno della settimana in cui le visite sono possibili anche al mattino dalle 9 alle 13. L’esposizione resta invece chiusa lunedì e festivi.

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