Lo scafo numero 10254 porta a sette i DOM 133 firmati da Stefano Vafiadis e venduti da Baglietto. La commessa, la quarta solo nell’ultimo anno, è stata acquisita grazie al supporto di IBI Yachts – Rep. Dom. che ha introdotto il cliente, mentre technical surveyor e project manager sarà Andrea Pezzini di Floating Life. Lo yacht, che sarà consegnato nel 2025, avrà interni a cura dell’interior design team del cantiere con sedi operative a La Spezia e Carrara. «La vendita di questo settimo scafo, l’ottavo della serie DOM – commenta Fabio Ermetto, chief commercial officer di Baglietto -, è un’ulteriore conferma della validità di un progetto che ha trovato la perfetta combinazione di tecnologia, estetica e versatilità di usi e di spazi, elementi che ne hanno garantito il grande apprezzamento da parte del mercato internazionale. Una linea di sicuro successo e che presto vedrà nuovi interessanti sviluppi».
I motivi alla base dell’affermazione e del consenso ottenuti dal Dom 133 riguardano sia gli aspetti tecnici sia quelli stilistico/funzionali. Tra i segni distintivi di maggior favore citiamo le linee moderne e accattivanti d’ispirazione automotive, i volumi importanti, le vetrate panoramiche apribili, la possibilità di un ascensore, il beach club su due livelli con piscina a sfioro con il fondo sollevabile per aumentare ulteriormente le dimensioni del pozzetto principale e renderlo fuibile anche all’ormeggio in banchina. Graditi anche il pescaggio ridotto per poter navigare nelle acque basse di Bahamas e Caraibi, la scelta dell’alluminio come materiale costruttivo consentendo estrema flessibilità e la possibilità di modifiche e personalizzazioni, le prestazioni significative ottenute grazie a una coppia di Caterpillar C32 che permettono di raggiungere 17 nodi di velocità massima e, non ultimo, la disponibilità su richiesta di una propulsione ibrida.