CHE COSA BERE IN BARCA
Dici Ziliani e la memoria, olfattiva compresa, va. Prende la strada per la Franciacorta, destinazione Berlucchi. Eppure, questo cognome che ha fatto grande (leggi grandissima) la terra lombarda, è arrivato anche in Toscana. A Bolgheri, per la precisione, da sempre roccaforte di rossi maestosi e potenti che il mondo, tutto, invidia e premia.
Al 279 di via Bolgherese, la Fifth Avenue del vino, c’è Caccia al Piano. Padrone di casa, Paolo Ziliani, figlio dell’indimenticato e gigante Franco (scomparso nel dicembre del 2021, ndr). Pirotecnico, accelerato nel passo, nel pensiero e nella dialettica, pragmatico e schietto, allergico alle degustazioni accademiche, dai suoi 23 ettari vista mare tira fuori alchimie. Da degustare. Prendi il Lungocosta, blend di Vermentino (70%) e Sauvignon Blanc (30%).
Non dovrebbe mai mancare nella cantina di un armatore in cerca di bianchi fuoriclasse. Fresco e di buona persistenza, ha una bellissima sapidità. Sinuoso ed elegante, non stanca: sorso chiama sorso. Inutile poi industriarsi in abbinamenti ricercati per emulare elucubrazioni da soloni del gusto. Con Lungocosta (per fortuna) vince la semplicità. Provatelo con calamaretti fritti o con freschissime alici alla povera. Con un succulento spaghettino alle vongole e pesto di prezzemolo. O con un pacchero allo scoglio. What else?