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Visti dei marittimi stranieri, Saverio Cecchi confida nell’ok

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Le Commissioni del Senato esprimono parere favorevole all’emendamento al DL Ucraina – depositato dal Senatore Mauro Maria Marino e frutto del lavoro coordinato del Sott. Ivan Scalfarotto (Interni) con il Sott. Benedetto Della Vedova (Esteri) e la Presidente della Commissione Trasporti della Camera Raffaella Paita – che mira a risolvere il problema dei visti di accesso ai marittimi stranieri che raggiungono le loro navi in sosta in Italia.

«Ora che l’emendamento ha ottenuto il parere positivo delle Commissioni Finanze e Industria del Senato – commenta il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi – ci attendiamo la rapida approvazione finale nell’interesse delle economie marittime e costiere. Sono molto contento di come le istituzioni abbiano saputo fare squadra per darci una risposta tempestiva».

Le difficoltà burocratiche insorte nell’ultimo semestre avevano infatti spinto parte del naviglio internazionale a disertare la sosta sia presso i porti sia presso i cantieri italiani a favore di altri competitor europei, come denunciato da Confindustria Nautica che, insieme a Confitarma, Assarmatori, Federagenti e Genova for Yachting, ha coordinato un tavolo di confronto con le istituzioni.

La questione nasceva dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 5 febbraio 2020 relativa all’apposizione del timbro in uscita sui documenti di viaggio dei marittimi a bordo di navi ormeggiate in acque UE e negava il visto all’imbarco di unità che sostavano da lungo tempo e delle quali non era nota la data di partenza. Tuttavia il principio era stato esteso anche alle unità in transito temporaneo o sosta per lavori ed era attualmente applicata a macchia di leopardo.

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