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Vini da barca: Bellussi, piccolo è meglio

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CHE COSA BERE IN BARCA

Se a bordo non avete ospiti e vi prende quella voglia improvvisa di bollicine, stappate una bottiglia di Bellussi Demì. La prestigiosa cantina di Valdobbiadene, guidata dalla famiglia Martellozzo, ha messo il suo nettare anche in un formato più piccolo: pratico, ben vestito e ideale per un brindisi o un aperitivo in due o – perché no – anche da soli. In 375 millilitri, rispetto ai canonici 750, c’è tutta l’eleganza di Bellussì (con l’accento, mais oui) Blanc de Noir Brut e del Prosecco Doc Rosé Brut. Il primo è spumante Metodo Charmat ottenuto da una selezione di uve 100% Pinot Nero. Il moderato residuo zuccherino lo rende particolarmente versatile. Ha beva piacevolissima, buona struttura, ricco e fine perlage. Insomma, una garanzia da degustare sulla plancetta di poppa, pied dans l’eau. Certamente non da meno è il Prosecco Doc mRosé Brut: blend di uve Glera e Pinot Nero, ha un bel sorso e la sua delicatezza lo rende gradevole anche a tutto pasto.

 

Così Enrico Martellozzo: «A livello tecnico gli investimenti sono stati notevoli. Abbiamo dovuto rivedere l’intera linea di imbottigliamento adattando le macchine in nostro possesso. Abbiamo inoltre dovuto creare una bottiglia completamente nuova partendo da un disegno tecnico realizzato ad hoc per studiarne misure e proporzioni corrette: ridurre le misure delle bottiglie preesistenti non era infatti sufficiente per dare vita a questo nuovo formato».

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